domenica 21 marzo 2010

MARIO RACITI. La pittura dell'ignoto (1959-2009)

Dal 14 Marzo al 2 Maggio 2010 Palazzo Magnani, sede espositiva di Reggio Emilia, ospita le opere di Mario Raciti (Milano,1934), pittore italiano dal tratto lirico ed introspettivo.
La mostra, curata da Sandro Parmiggiani, ne ripercorre i 50 anni di attività (1959-2009), riflettendo sulle diverse fasi artistiche che hanno di volta in volta accompagnato la sua pittura.
Così se gli anni '60 hanno dato modo a Raciti di indagare sul mondo fiabesco e disincantato dell'infanzia, gli anni Settanta si possono riassumere nella onirica serie delle Presenze-Assenze, in cui su tele spesso spoglie ed essenziali si palesa un segno, uno squarcio, un rivolo di colore, una linea senza meta dalla quale si denota l'approssimarsi di una presenza.
Le opere del decennio successivo vedono l'artista muoversi per mezzo di una pittura evocativa e frammentaria nella sfera del mito; Proserpina, Icaro, Giove sono evocati e richiamati dal loro spazio impalpabile ed etereo.
Infine i vent'anni a seguire propongono la interessante serie dei Misteri e le opere dal titolo Why?. I colori utilizzati diventano più caldi, profondità e lirismo sono percepibili; suggestivi appaiono gli aulici pastelli su cartoncino.
La pittura di Raciti è fatta di segni, ferite di colore che si dilegua e di colore che pervade e avvolge; non tutto è per l'artista rappresentabile, il più è destinato a trasparire, a nascondersi sotto il velo della forza suggestiva.

“La pittura non può essere immediatamente politica, sociologica,
filosofica: vive di metafore e questo c'è nei miei dipinti”,
così Raciti descrive la sua poetica che è a mio avviso sinuosa come la musica di un pianoforte e profonda come la buona poesia.
Consiglio vivamente questa mostra, la quale è ospitata all'interno di un palazzo dai soffitti splendidamente affrescati.
Inoltre potrete contemplare le opere seduti comodamente sulle poltroncine distribuite lungo le sale.

PALAZZO MAGNANI
(http://www.palazzomagnani.it/)
Palazzo cinquecentesco situato a Reggio Emila, presso Corso Garibaldi (in pieno centro storico), appartenne tra Seicento e Settecento a importanti famiglie nobili della città, tra cui i conti Becchi e i Chioffi .
Nel 1917 il palazzo fu venduto a Giuseppe Magnani e nel 1927 Luigi Magnani, studioso d'arte e collezionista, attribuì la scoperta del Giano bifronte marmoreo, elemento decorativo del palazzo, a Prospero Sogari detto "il Clemente".
Il Giano fu dichiarato elemento artistico di notevole importanza.
La provincia di Reggio Emilia acquistò il palazzo nel 1989 e dopo opportuni lavori di restauro ne propose l'inaugurazione nell'aprile del 1997.
Tra le prime esposizioni si annovera quella di un grande artista come Georges Braque.
Retrospettive più recenti sono state dedicate al fotografo Edward Steichen e a Joan Mitchell.
Sul sito del palazzo è possibile consultare l'orario di apertura e chiusura ed il prezzo dei biglietti(presentando il libretto universitario il costo è di 2 euro).
Inoltre cliccando sulle info del sito saprete come raggiungerlo.
Lungo la via in cui esso è situato sono presenti diversi bar e pub nel caso voleste rifocillarvi.

MARIO RACITI
Brevi cenni bibliografici

Nato a Milano nel 1934, mise da parte la laurea in giurisprudenza per dedicarsi alla grande passione di sempre: la pittura.
Tra le mostre più importanti dell'artista si ricordino la prima personale alla Galleria II Canale di Venezia del 1964, la mostra pubblica alla Biennale Internazionale di Venezia del 1986 e quella dedicatagli dal PAC di Milano nel 1988.
-Per conoscerne più approfonditamente opere e poetica è possibile acquistare il catalogo Skira proposto da Palazzo Magnani.

Buona mostra!

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