giovedì 22 aprile 2010

MONTECCHIO EMILIA E L'AVANGUARDIA



La Montecchio dei giorni nostri è cresciuta e si è allargata attorno al suo nucleo medievale chiamato "cittadella" che risale alla prima metà del 1400 e costituisce l'attuale centro storico.
Il nucleo antico è cinto da mura difensive legate all'antico castello medievale del XIV secolo recentemente ristrutturato.
Il maniero è così completamente percorribile dai visitatori.



Il vecchio maniero, uno dei meglio conservati, utilizza gli ampi saloni a biblioteca comunale, a sala conferenze e congressi ed è contenitore di opere d'arte in occasione delle ricorrenti fiere.

Nei recuperati sotterranei ha trovato la sua sede "Montecchio Bainait", noto salotto culturale
http://www.bainait.it/

A tal proposito vorrei segnalare l'attuale mostra allestita appunto all'interno del castello:
"Marc Chagall - Le anime morte, la realtà del mondo interiore".

Tutte le informazioni attinenti alla mostra le potrete trovare all'indirizzo
http://www.comune.montecchio-emilia.re.it/Sezione.jsp?titolo=MARC

Chi fosse invece interessato al paese di Montecchio Emilia e ai luoghi di cultura visitabili:
http://www.comune.montecchio-emilia.re.it/Sezione.jsp?idSezione=12

lunedì 19 aprile 2010

Critiche/ Mostra Nove100

INTRODUZIONE

Nello scrivere questo articolo non vogliamo trattare della mostra nel suo specifico, ma parlare più precisamente dell'impressione che quest'ultima ha avuto sul pubblico.
Apriremo anche una piccola parentesi parallela, accennando a Stefano Spagnoli, ex assessore alla cultura della giunta Ubaldi e, di conseguenza, anche ad un discorso più impegnativo: la riqualificazione del Palazzo del Governatore.


LA MOSTRA NOVE100
La "Collezione Infinita" dello CSAC ( Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'università di Parma), il centro di documentazione creato da Arturo Quintavalle e Gloria Bianchino, conta più di 12 milioni di opere, una miniera immensa di creatività, messa completamente a disposizione del pubblico per la mostra NOVE100.
Con questa mostra si è inaugurato un nuovo prestigioso spazio espositivo: il restaurato Palazzo del Governatore dove è stata esposta la sezione "Arte e Fotografia"; mentre nelle altre due sedi, Galleria S. Ludovico e Scudrie della Pilotta sono state esposte rispettivamente le sezioni di "Moda" e " Architetture e Design".

CRITICHE DA PARTE DEL PUBBLICO E NON SOLO...

Consultando il sito http://centro-parma.blogautore.repubblica.it/ ho trovato questo breve e riassuntivo articolo, che parla della mostra sotto un'ottica che non avevo mai considerato: la sede da poco restaurata e aperta del Palazzo del Governatore è davvero idonea? E la mostra è davvero stata realizzata con materiale mai visto prima?

"La mostra “Nove100″? “L’avevamo già fatta nel 1999. Si chiamava Addio al Novecento“. La riqualificazione del Palazzo del Governatore? “Ha perduto lo spirito iniziale. Sarebbe dovuto diventare uno spazio polivalente nel quale fare cultura foto-cine-televisiva”. A parlare è Stefano Spagnoli, assessore alla Cultura della giunta Ubaldi, primo sostenitore del progetto che assegnava una nuova destinazione all’edificio storico di piazza Garibaldi. Achille Mezzadri l’ha intervistato su Pramzanblog, raccogliendo le sue critiche nei confronti dell’evento culturale che ha catalizzato l’attenzione dell’ultima settimana."

Per quanto riguarda il giudizio del pubblico, sempre sul blog autore della repubblica, ho trovato 10 commenti all'articolo sopra riportato, in cui, nella maggior parte dei casi, si parlava della mostra non esattamente in maniera positiva: "Federico Benzi" per esempio scrive:
"Da visitatore, la mostra mi lascia piuttosto indifferente: appare opaca e dispersiva dal punto di vista dei contenuti e del contenitore (freddino). Sotto “l’insegna” del Secolo Breve, ai curatori (bisognerebbe capire di cosa si sono presi cura), è sembrato logico inserire tutto e il contrario di tutto, sminuendo il valore indubbio delle singole opere che tendono a confondersi in un anonimo calderone espositivo."

"Chiamatemi Ismaele" invece espone nel suo commento tutti i punti, che per me non si possono ignorare di cosa mancava alla mostra:
" La domanda è? Può una mostra di livello nazionale come Nove100 essere fatta come quella ospitata al Palazzo del Governatore? Io penso di no.Non esistono piantine della mostra, le audioguide boh. Sul sito si parla di wifi, ma sul cellulare non dava segni di vita. Ma facciamo finta che vada bene lo stesso e entriamo. Premetto che di arte contemporanea capisco poco. Sono andato a vedere la mostra proprio per imparare qualcosa.Ci sono riuscito? No. Impossibile. Non esiste un percorso di visita consigliato. Si vaga nella dedalica struttura del palazzo, con il rischio, di non vedere molte cose. A me per esempio la pop art italiana stava per sfuggire.Che cosa ho imparato? Nulla perché i panelli (a parte non capire a quale sala facciano riferimento, visto che un po’ sono fuori un po’ sono dentro le sale, un po’ vagano sospesi nei corridoi) a me sono risultati scritti in una lingua del tutto incompresibile. Espressioni del tipo “colore alienato” o “Et in arcadia ego della memoria” mi hanno lasciato con profondi interrogativi esistenziali."

In conclusione, non sarebbe giusto dire che la mostra sia da scartare a priori per le sue lacune organizzative, ma preferirei, da visitatrice ipoteticamente impreparata, essere avvisata per capire a cosa vado incontro, ecco la funzione di questo post. Consiglio comunque di visitare innanzi tutto la sezione "Arte e Fotografia", subito dopo "Architettura e Design" e infine come sezione meno impegnativa (che mi ha lasciato delusioni e interrogativi maggiori di quelli con cui sono entrata) "Moda".


Eventi/ Sindone e monumenti

Dal 10 aprile al 23 maggio sarà esposta nel Duomo di Torino la Sacra Sindone, che è stata recentemente restaurata e apparirà per la prima volta dopo secoli nello stato in cui era prima sindone_cap dell’incendio di Chambèry del 1532. Verrà esposta in Duomo e non nella sua sede naturale, la cappella del Guarini, perché il restauro di quest’ultima, gravemente danneggiata dall’incendio dell’11 aprile 1997, non è ancora stato ultimato: il lavoro di ristrutturazione è infatti complicatissimo perché la cupola è retta da un complesso sistema autoportante ideato dal Guarini stesso.

Se per caso avete in programma una visita al Sacro Lino e quindi a Torino, ecco per voi alcuni suggerimenti per trascorrere al meglio una giornata “culturale” nella città delle Alpi.

  • Chiesa di San Lorenzo: a sinistra della cancellata di Palazzo Reale si trova la Real Chiesa di San Lorenzo, edificata da Guarino Guarini tra il 1668 e il 1687. La pianta a croce greca è difficilmente riconoscibile per la presenza di ben TM_Real_Chiesa_San_Lorenzo otto cappelle laterali, di cui quattro sono inquadrate da arconi monumentali. Giunti al centro della chiesa alzate gli occhi verso l’alto: la cupola è conclusa da un sistema di stelle concentriche, poco più in basso sono nascoste quattro finestre che si dice illuminino completamente la chiesa solo nel giorno del Solstizio d’Estate.                                                                                               Un’altra delle opere più famose del Guarini è Palazzo Carignano (sito nell’omonima piazzetta), palazzo-carignano sede del primo Parlamento Italiano: lasciatevi incantare dal ritmo della facciata e dal suo susseguirsi di superfici concave e convesse.

 

 

  • Palazzo Madama: Se avete un po’ di tempo, perché non palazzo%20madama vi concedete una visita al Museo di Antichità allestito nelle sale di Palazzo Madama ? Tra le tante opere esposte potrete ammirare anche il celebre “Ritratto d’uomo” di Antonello da Messina.                                                                             Il Palazzo compendia i duemila anni di storia di Torino, sorge infatti sul sito della Porta Decumana Orientale di cui si scorgono ancora le due torri che furono poi duplicate nel Quattrocento per volere di Ludovico d’Acaja. Dal XVIII secolo fu la residenza di Maria Cristina di Francia che fece costruire da Filippo Juvarra la facciata che si volge verso l’attuale via Garibaldi : il palazzo ha così un aspetto curiosamente eterogeneo, medievale da un lato e barocco dall’altro.

 

  • architettura-5 Museo del Cinema: se siete appassionati di cinema potete visitare il Museo del Cinema della Mole Antonelliana, vedere le celebri maschere di “Guerre Stellari” e godervi spezzoni di film in sale mirabilmente allestite. Se non soffrite di vertigini, potete raggiungere la sommità della Mole con un ascensore di vetro e godervi la vista di Torino dall’alto.

  • Il parco, il Borgo, Superga: per concludere la vostra  giornata vi consiglio una passeggiata nel parco sul Po. Più a torino-il-borgo-medioevale-di-notte-guido-borelli1 Sud rispetto al centro si trova il celeberrimo “Borgo Medievale”, una realizzazione in stile compiuta in occasione dell’Esposizione Generale Italiana del 1884. Lasciatevi attrarre dalle caratteristiche botteghe e respirate un’aria d’altri tempi accanto al ponte levatoio.       Tornando verso il centro, alzate lo sguardo verso la basilica di Superga (opera di Juvarra) che presenta una cupola di ispirazione berniniana e due campanili basilica-di-Supergaarretrati di sapore borrominiano.                                                Se la giornata è serena,  vi chiederete anche voi se sia più giusto chiamare Torino “la bella del Po” o “la regina delle Alpi”

Per ulteriori informazioni potete visitare: http://www.sindone.org/                           , http://www.turismotorino.org,                                   http://www.palazzomadamatorino.it/home.php                            http://www.museonazionaledelcinema.it/

venerdì 16 aprile 2010

Eventi/ Scenari di Primavera, in scena nei paesaggi della Lunigiana

Parte venerdì 16 aprile l'edizione 2010 di "Scenari di Primavera", rassegna che, fino al 4 giugno, animerà le serate primaverili dei paesi della lunigiana, presentando il teatro nelle sue più varie forme: dal teatro di ricerca fino alla danza, passando per il circo, il teatro di impegno civile e quello comico. La manifestazione, organizzata dalla Provincia di Massa e Carrara e dalla Fondazione Toscana Spettacolo, si propone di portare la cultura teatrale anche dove spesso non arriva, come appunto nei piccoli teatri della Lunigiana, ma anche in luoghi non deputati allo spettacolo, come il castello di Terrarossa. Per avvicinare ancora di più la popolazione all'evento, oltre agli spettacoli in rassegna, è stata avviata l'attività di Sipario Aperto che, con laboratori ed esibizioni, mira a fare da ponte tra il pubblico e le realtà presentate, tra le quali spiccano gruppi di grande tradizione come lo svedese Institutet for Scenkonst e il Living Theatre Europe.

Il programma della rassegna e altre informazioni sono fruibili attraverso questi due file PDF:
Oppure consultando il sito della ATP di Massa e Carrara.

Gli spettacoli sono ad ingresso libero ed è consigliata la prenotazione.



Eventi Culturali / Beyond the garden

Oltre il giardino, l'arte



Il 16 maggio 2010 a Parma in occasione della manifestazione “Giardini Aperti”, l’Orto Botanico dell'Università di Parma, uno degli angoli più suggestivi della nostra cultura cittadina, sarà aperto al pubblico dalle 10 alle 19.
L'orto botanico di Parma, nato per volontà di Giambattista Guatteri titolare nel 1769 della cattedra di Botanica, è uno storico orto botanico che trae le sue origini dall'antico Orto dei Semplici fondato dal Duca Ranuccio Farnese, in cui si coltivavano piante medicinali. Situato all'interno del centro storico di Parma (Strada Farini 90/a) si estende su una superficie di 11.500 m2. L'area verde centrale ha conservato l'aspetto settecentesco di giardino all'italiana, l'arboreto creato tra il XVIII e il XIX secolo occupa la parte orientale e presenta numerose specie rare, nella parte occidentale è stato ricreato un giardino secondo la moda inglese, il tutto rispettando il carattere ecologico-sperimentale oltre che paesaggistico. Le serre, furono eseguite su disegno dell'architetto di corte e di stato E. A. Petitot - chiamato a Parma dal duca Filippo di Borbone con l’incarico di “primo architetto”- nel 1793 in sostituzione dei preesistenti rudimentali capannoni. In questi ultimi anni ha avuto inizio un'opera di riordinamento e arricchimento delle collezioni, e si è provveduto alla sistemazione delle aiuole e delle bordure.



Presso l'Orto Botanico sono conservati i preziosi erbari e alcuni strumenti di lavoro di Giambattista Guatteri, Giorgio Jan e Giovanni Passerini; inoltre troviamo un antico erbario di piante medicinali del medico botanico G.B. Casapini (1722), l'erbario della contessa Albertina Sanvitale con indicazioni autografe della stessa (1828 - 1830), l'erbario di Luigi Gardoni (1836 - 1878), rappresentato da 274 pacchi che racchiudono una svariatissima miscellanea di specie indigene ed esotiche. L'Orto Botanico ha oggi come scopo primario la conservazione della Biodiversità sia "in situ" che "ex situ".
Proprio per questo sarà la splendida cornice dell’Orto a fare da palcoscenico alla seconda e speciale edizione del festival culturale proposto dall’Associazione “Amici dell’Orto Botanico” - gruppo di volontari grazie ai quali l’orto da più di 2 anni sopravvive - quest’anno - il 2010 è Anno internazionale della biodiversità -, articolandosi in svariati appuntamenti artistici e scientifici lungo una giornata chiamata per l'occasione “Beyond the garden” (Oltre il giardino). Per l’occasione il giardino sarà aperto al pubblico tutto il giorno, con possibilità di visite guidate a cura dei volontari dell’Associazione “Amici dell’Orto” coordinati dal Direttore Andrea Fabbri e da Corrado Zanni, Fabrizia Fossati e Andrea Pellegrini. Sarà anche possibile visitare il Museo di Storia Naturale sempre all'interno dell'orto, importante custode della storia faunistica e floreale del nostro territorio. Dopo di che si ripeterà la kermesse musicale del 2009 – Musica per l’orto: il vecchio pianoforte verticale Dietmann che sonnecchia nela sala di Botanica riscalderà la corteccia dei vecchi giganti dell'Orto. I Play it safe, Francesco Camattini e Alessandro Sgobbio, JP Brower trio, Arthur Healy and JL in “Irish rover”, l'EFSA choir e la Corale di Bannone sono solo alcuni gli artisti amici dell’Orto che si esibiranno anche quest'anno gratuitamente per tutti i visitatori. Ancora il Metasequoia Glipstroboides: itinerario teatrale tra natura e cultura a cura di Teatro delle Briciole. E il Mini-Festival des Nouveaux Cinemas: proiezione 24/24 di cortometraggi artistici ad opera degli amici parigini di Cinefac a cura di Orianne Mellini e Dead Movies Society. Scienza, musica, arte e cultura. E’ questa la ricetta preparata in occasione di Giardini Aperti per rilanciare il cuore verde della città, oggi è a rischio chiusura. Per questo un comitato di cittadini ha dato vita a un’associazione con lo scopo di coinvolgere i parmigiani nella salvaguardia dello storico giardino di via Farini. “Amici dell’Orto botanico di Parma” ha raccolto decine di iscritti e ha anche reclutato numerosi volontari disponibili a prendersi cura del parco che è lasciato all’incuria a causa della mancanza di fondi da parte dell’Università. “Un evento straordinario – lo definisce l’assessore all’Ambiente del Comune di Parma Cristina Sassi - per scoprire apprezzare angoli straordinari di cultura, di storia e di verde in un mese, settembre, che rende ancora più bella Parma”. L’iniziativa è organizzata dall’assessorato all’Ambiente del Comune di Parma, in collaborazione con Cap (Consorzio agrario Parma) e Asdi (Associazione dimore storiche italiane), L’ingresso ai giardini è libero e gratuito.
Orario di apertura: 10-13 15-18. Per informazioni: 0521/269741
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end_of_the_skype_highlighting dalle 10 alle 12


Per tutti quelli che finora si sono chiesti se sono incappati in un blog d’Arte o di Botanica, è difficile spiegare la sensazione che si prova esplorando l’Orto Botanico di Parma: sembra di aver scoperto un patrimonio culturale tale da non aver dubbi nell’assimilarlo al campo artistico. Le serre in verto perfettamente simmetriche e l’architettura dell’ex sede di botanica di evidente stampo settecentesco e petitottiano - quasi stile-simbolo della citta -, come gli erbari centenari in cui i fori applicati sembrano appena colti, hanno un tasso di artisticità indubbiamente pari a una delle cupole del Correggio (tanto per rimanere in tema Parmigiano). Sarebbe giusto ritenerlo per questo patrimonio culturale, provare per credere.




giovedì 15 aprile 2010

Eventi/Atelier Nascosti:itinerari ecologici a contatto con gli artisti di Parma.


Dopo il grande successo delle prime tre edizioni,torna a Parma sabato 17 e domenica 18 aprile ATELIER NASCOSTI,iniziativa ideale per chiunque abbia voglia di farsi guidare attraverso la città,sostando in luoghi in cui vi verrano mostrate opere di artisti contemporanei di Parma,di cui forse non si è ancora a conoscenza.Particolarmente interessante la scelta di coniugare la visita di volti e luoghi artistici della città al tema ambientale:grazie alla collaborazione degli Assesorati all'Ambiente e alla Cultura del comune di Parma e Infomobility,c'è la possibilita' infatti di raggiungere gli "atelier nascosti" tramite itinirerai guidati in bicicletta.Per chi invece non avesse tempo di concedersi due giorni di"pedalate" puo' visitare comunque gli studi degli artisti nelle fasce orarie 10/13 15/19.

L'evento sarà preceduto da un aperitivo inaugurale che si terrà venerdì 16 aprile ore 19.00 all' Infopoint di Barriera Farini.


Per avere piu' chiare e ulteriori informazioni vi rimando al sito ufficiale.