venerdì 19 marzo 2010

Pieve di San Genesio


Alla scoperta delle radici di una spiritualità tutta contadina

Percorrendo la strada provinciale che da San Secondo Parmense porta a Busseto si incappa oltre che in balle di fino e in tipici casali di campagna, in una piccola chiesetta a tre campatelle absidate, rivestita da mattoni a vista che se ne sta silenziosa e modestissima su un pendio - per quanto si possa definire pendio una lievissima inclinazione del suolo nella Bassa parmense. L’impressione è quella di aver scoperto un antichissimo tesoro al pari di quelli di Indiana Jones, isolato tra i campi di cereali e perfettamente immerso in quel paesaggio nebuloso che lo ha conservato fino ad ora: si tratta della Pieve di San Genesio, la costruzione sacra romanica più antica della Bassa parmense. La chiesetta è documentata già nel 1084: nella sua struttura architettonica si può identificare una prima chiesa a tre navate con tre absidi in mattoni romani e la cripta, realizzata nel secolo XI. Nel XIII secolo avvenne un'improvvisa e catastrofica alluvione del Taro che rialzò tutta la zona di campagna. Distrutta la chiesa si dovette ricostruire l'intero edificio ricalcando la pianta di quello precedente, a tre navate e tre absidi: la struttura che osserviamo oggi è il risultato di questa seconda fase costruttiva. Da questo momento diventa una delle pievi più importanti del parmense.

Chi lo avrebbe mai detto che quella chiesetta dall’umore grigiastro, poggiata su quel quadratino di terra e scoperta per caso, avesse radici così antiche, e che addirittura facesse capo a undici cappelle nel raggio di chilometri solo pochi secoli fa. Purtroppo in seguito San Genesio attraversò una lenta decadenza a partire dal 1470, perchè venne soppiantata da una nuova chiesa molto più grande, ma soprattutto molto più vicina alle abitazioni, nel nuovo centro politico e religioso di San Secondo, fondato da Pier Maria Rossi: la parrocchia dell'Annunciazione. Il suo momento peggiore lo conobbe nel 1787, quando venne demolita la facciata e le prime tre campate, e le navate laterali vennero adibite ad abitazione privata e magazzino/stalla.


Oggi guardando la chiesa - per fortuna restaurata nella seconda metà del XX secolo per rimettere in luce la struttura duecentesca - sembra di ritornare indietro nel tempo, di avere davanti agli occhi la stessa campagna medievale in cui venne costruita quasi dieci secoli fa che ci si può solo immaginare, le stesse strade, alberi, campi e canali. Le pareti interne sono spoglie come le esterne: colonne e archi a tutto sesto in mattoni a vista, capriate lignee e un pozzo sacro erroneamente interpretato come fonte battesimale. Poca luce filtrata dalle finestre/fessure aumenta il misticismo dell'ambiente che alcuni appassionati di misteri credono essere stato sede templare.


La chiesetta è ultimamente super gettonata nel periodo estivo dalle romantiche coppie parmensi e non solo per matrimoni intimi in un luogo che trasmette storicità e spiritualità anche senza addobbi e decorazioni. Se si è ospiti o protagonisti di tali eventi, però, è meglio rinunciare ai tacchi a spillo se non si vuole sprofondare in un terreno che ha assorbito nei suoi numerosi secoli di storia l’inverno parmigiano in tutta la sua umidità - esperienza personale. La pieve è comunque aperta al pubblico munito di comode scarpe da tennis, da giugno a settembre tutte le domeniche, o visitabile su appuntamento contattando l’Archeoclub-San Secondo. Vi consiglio in una domenica soleggiata una gita a bordo del mezzo preferito dai sansecondini: la bicicletta - noleggiabile presso l’ufficio turistico e con cui si può raggiungere anche la vicina Rocca dei Rossi e l’Oratorio della Vergine del Serraglio, sempre a San Secondo, con un biglietto comulativo di 10 euro che comprende la visita guidata di tutti i monumenti - qualità e convenienza!

E se siete troppo stanchi per tornare a casa dopo le faticose pedalate potete rimanere ancora un pò in esplorazione di queste terre dallo straordinario fascino rustico, magari per mangiare un bel piatto tipico in una delle trattorie del paese, e poi pernottare nel B&B San Genesio - tanto per stare in tema!
Per informazioni utili a riguardo contattare il completissimo sito del comune - sfatiamo il fatto che i paesani sono tecnologicamente arretrati: http://www.comune.san-secondo-parmense.pr.it/

2 commenti:

  1. Che carina la Pieve di S.Genesio!Un giorno ci andremo insieme(accompagnate dagli hunter per non sprofondare nel terreno)!

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  2. Certo!quando vi sposerò :)
    hunter for president!

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