venerdì 4 giugno 2010
La Venaria Reale
Nel 1659, alle porte della città Sabauda, si concretizza un grandioso progetto di Carlo Emanuele II, cioè quello di edificare una sede stabile per la pratica dell' attività venatoria, celebrando così, con la ritualità della caccia, le magnificenze del duca. Questo progetto ha visto il nascere di un grande unicum rappresentato da Borgo-Reggia-Giardini, lungo un asse di circa due kilometri.
I lavori di ampliamento proseguono con Filippo Juvarra e successivamente con benedetto Alfieri.
La Venaria Reale diviene così una delle maggiori residenze Sabaude del Piemonte e in quanto a struttura è certamente paragonabile alla reggia di Versailles; Si narra infatti che proprio quest' ultima sia stata costruita prendendo come esempio la Venaria.
Col passare del tempo, la reggia viene anche utilizzata a scopo militare e come deposito bellico per quasi due secoli.
Dopo un lungo periodo di abbandono la regione Piemonte ha intrapreso un lavoro di restauro attivo tutt'ora, che ha potuto ridonarle parte dell'aspetto barocco originario.
La Venaria Reale è sicuramente una delle maggiori attrazioni architettoniche del Nord Italia, ma credo che il piacere nel vedere ed osservare un simile patrimonio, aumenterà e sarà ancora più vivo tra qualche anno, quando i lavori di restauro avranno fatto passi avanti. Vi consiglio comunque di andare a visitare la Venaria e di non farvi di conseguenza mancare una passeggiata nel meraviglioso centro storico di Torino.
sabato 15 maggio 2010
martedì 11 maggio 2010
Mostre/ Rubens e i Fiamminghi
Fino al 27 luglio sarà aperta al pubblico la mostra “Rubens e i fiamminghi” allestita nella meravigliosa “Villa Olmo” a Como.
Attraversando i saloni della splendida villa ottocentesca immersi nella penombra potete apprezzare al meglio la magia della luce dei maestri fiamminghi e ammirare i più famosi capolavori di Rubens, quali “Borea rapisce Orizia” e “Le tre Grazie”.
Nota di merito anche per le audio guide: il curatore della mostra, Sergio Gaddi, illustra con precisione e semplicità il capolavoro che avete di fronte.
All’uscita, se le condizioni climatiche sono favorevoli, potete godervi due passi sul lago….
lunedì 10 maggio 2010
Il teatro di Canneto sull'Oglio
Canneto sull'Oglio, paese in provincia di Mantova che si affaccia sulle rive del fiume da cui prende il nome, ospita un teatro all'italiana di metà ottocento ben conservato, utilizzato ancora oggi per l'allestimento di numerose opere in prosa e lirica.
UN PO' DI STORIA
Dagli anni '70 del novecento però, il progressivo abbandono al quale è sottoposto per motivi economici, ne aggrava notevolmente lo stato di conservazione, rendendolo ben presto inagibile. Nel 1982 si decide di porre rimedio alla situazione, iniziando un progetto di intenso restauro che lo riporta in diversi anni al ripristino della condizione di bellezza originaria.
Nel 1990 il teatro viene dedicato al compianto Mauro Pagano, apprezzato e stimato scenografo cannetese, conosciuto per aver lavorato in diversi teatri d'Europa a fianco di importanti personalità.
ARCHITETTURA
A destra della piazza, in una via laterale, noterete questo edificio caratterizzato dalla facciata neoclassica, risolta tenendo conto della scarsa spazialità dell'ambiente su cui prospetta.
Il pronao produce un rapporto comunicativo con l'esterno senza invaderlo e anzi rientrando nel corpo stesso cui fa da accesso tramite tre ingressi, delimitati da quattro mezze colonne. I capitelli di ordine tuscanico sono sormontati da un'architrave in leggero aggetto e la parte superiore del prospetto è coronata da un timpano triangolare.
Entrando all'interno del vestibolo prima e della sala teatrale poi, vedrete le pareti traforate da tre ordini di palchi
ATTIVITA'
Ogni anno vengono allestite numerose rappresentazioni. Nella stagione teatrale appena conclusa sono state presentate diverse opere, tra cui: “Gl'innamorati” di Goldoni (messa in scena dall'Accademia Teatrale “Il Revellino” di Canneto sull'Oglio) e “Miseria e nobiltà” di Eduardo Scarpetta. Negli anni precedenti molti altri sono stati gli spettacoli proposti. Per citarne alcuni: “Così è (se vi pare)” di Pirandello, “Il Trovatore” e “Il Rigoletto” di Giuseppe Verdi, “Assassinio nella cattedrale” di T. S. Eliot e “Il diario di un pazzo” di Gogol. Per ora il cartellone 2010/2011 non è ancora stato presentato al pubblico, ma dovrebbe essere disponibile verso la fine dell'estate.
Maggiori informazioni sugli spettacoli in programma prossimamente le troverete qui.
INFORMAZIONI UTILI
Prima o dopo uno spettacolo potrebbe venirvi un certo appetito. Meglio dunque non arrivare impreparati.
A questo indirizzo troverete un elenco di alcuni ristoranti presenti in zona. Ce n'è per tutti i gusti (e le tasche): dalla pizzeria “Antichi sapori” (modesta nei prezzi, ma anche nella qualità) fino al raffinato “Il pescatore” (rinomato ristorante di fama internazionale, ma non è esattamente alla portata di tutti). E se per caso aveste bisogno di un posto dove passare la notte, ci sono alcuni B&B.
mercoledì 5 maggio 2010
"Magnum teatrum orbis terrarum", il più grandioso teatro stabile del tempo
raffigurava le allegorie della famiglia Farnese e dei Medici , che nell'idea di Ranuccio avrebbero dovuto legarsi assieme.
La vastità degli spazi dalla cavea al proscenio
noi spettatori rimaniamo estasiati dall'enorme arena e dalle strutture lignee.
Lo spazio della scena, il sito delle macchine
Il proscenio era decorato con statute che alludevano alle virtù del principe, giustizia, clemenza, serenità e prosperità.
Gli archi trionfali
fanno si che tutto lo spazio del salone sia percepito come "forum" , piazza, luogo di culto r incontro, nel quale si concentra non solo il potere civile e militare ma anche i suoi trionfi.
Purtroppo questo teatro, seppure posto in una zona centrale della città, a pochi passi dal Palazzo del Governatore, all'interno del Palazzo della Pilotta e inserito nel percorso della Galleria Nazionale, non è sempre ricordato e apprezzato al punto giusto.
Periodicamente, alcune ochestre suonano all'interno del teatro, creando atmosfere magiche ed emozionanti per deliziare i fortunati spettatori. L'Ochestra Filarmonica Arturo Toscanini ha suonato varie volte al Farnese.
Una volta visitato questo splendido gioiello a Parma, perchè non continuare il clima culturale recandosi al Caffè Letterario in Viale Fratti? E' un luogo di incontri, scambio di idee, musica dal vivo e allestimenti d'arte. Molto interessante e giovane...
Per maggiori informazioni visita i siti:
http://www.gallerianazionaleparma.it/ita/index.asp
http://www.letterariodiparma.it/
http://parma.arounder.com/ una mappa dettagliata su come raggiungere il teatro.
http://www.fondazionetoscanini.it/
Video / Parma e Jean Baptiste Boudard
Ecco una di quelle volte... Le statue di Boudard al Parco Ducale di Parma
giovedì 22 aprile 2010
MONTECCHIO EMILIA E L'AVANGUARDIA
La Montecchio dei giorni nostri è cresciuta e si è allargata attorno al suo nucleo medievale chiamato "cittadella" che risale alla prima metà del 1400 e costituisce l'attuale centro storico.
Il nucleo antico è cinto da mura difensive legate all'antico castello medievale del XIV secolo recentemente ristrutturato.
Il maniero è così completamente percorribile dai visitatori.
Il vecchio maniero, uno dei meglio conservati, utilizza gli ampi saloni a biblioteca comunale, a sala conferenze e congressi ed è contenitore di opere d'arte in occasione delle ricorrenti fiere.
Nei recuperati sotterranei ha trovato la sua sede "Montecchio Bainait", noto salotto culturale
http://www.bainait.it/
A tal proposito vorrei segnalare l'attuale mostra allestita appunto all'interno del castello:
"Marc Chagall - Le anime morte, la realtà del mondo interiore".
Tutte le informazioni attinenti alla mostra le potrete trovare all'indirizzo
http://www.comune.montecchio-emilia.re.it/Sezione.jsp?titolo=MARC
Chi fosse invece interessato al paese di Montecchio Emilia e ai luoghi di cultura visitabili:
http://www.comune.montecchio-emilia.re.it/Sezione.jsp?idSezione=12
lunedì 19 aprile 2010
Critiche/ Mostra Nove100
Eventi/ Sindone e monumenti
Dal 10 aprile al 23 maggio sarà esposta nel Duomo di Torino la Sacra Sindone, che è stata recentemente restaurata e apparirà per la prima volta dopo secoli nello stato in cui era prima dell’incendio di Chambèry del 1532. Verrà esposta in Duomo e non nella sua sede naturale, la cappella del Guarini, perché il restauro di quest’ultima, gravemente danneggiata dall’incendio dell’11 aprile 1997, non è ancora stato ultimato: il lavoro di ristrutturazione è infatti complicatissimo perché la cupola è retta da un complesso sistema autoportante ideato dal Guarini stesso.
Se per caso avete in programma una visita al Sacro Lino e quindi a Torino, ecco per voi alcuni suggerimenti per trascorrere al meglio una giornata “culturale” nella città delle Alpi.
- Chiesa di San Lorenzo: a sinistra della cancellata di Palazzo Reale si trova la Real Chiesa di San Lorenzo, edificata da Guarino Guarini tra il 1668 e il 1687. La pianta a croce greca è difficilmente riconoscibile per la presenza di ben otto cappelle laterali, di cui quattro sono inquadrate da arconi monumentali. Giunti al centro della chiesa alzate gli occhi verso l’alto: la cupola è conclusa da un sistema di stelle concentriche, poco più in basso sono nascoste quattro finestre che si dice illuminino completamente la chiesa solo nel giorno del Solstizio d’Estate. Un’altra delle opere più famose del Guarini è Palazzo Carignano (sito nell’omonima piazzetta), sede del primo Parlamento Italiano: lasciatevi incantare dal ritmo della facciata e dal suo susseguirsi di superfici concave e convesse.
- Palazzo Madama: Se avete un po’ di tempo, perché non vi concedete una visita al Museo di Antichità allestito nelle sale di Palazzo Madama ? Tra le tante opere esposte potrete ammirare anche il celebre “Ritratto d’uomo” di Antonello da Messina. Il Palazzo compendia i duemila anni di storia di Torino, sorge infatti sul sito della Porta Decumana Orientale di cui si scorgono ancora le due torri che furono poi duplicate nel Quattrocento per volere di Ludovico d’Acaja. Dal XVIII secolo fu la residenza di Maria Cristina di Francia che fece costruire da Filippo Juvarra la facciata che si volge verso l’attuale via Garibaldi : il palazzo ha così un aspetto curiosamente eterogeneo, medievale da un lato e barocco dall’altro.
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Museo del Cinema: se siete appassionati di cinema potete visitare il Museo del Cinema della Mole Antonelliana, vedere le celebri maschere di “Guerre Stellari” e godervi spezzoni di film in sale mirabilmente allestite. Se non soffrite di vertigini, potete raggiungere la sommità della Mole con un ascensore di vetro e godervi la vista di Torino dall’alto.
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Il parco, il Borgo, Superga: per concludere la vostra giornata vi consiglio una passeggiata nel parco sul Po. Più a Sud rispetto al centro si trova il celeberrimo “Borgo Medievale”, una realizzazione in stile compiuta in occasione dell’Esposizione Generale Italiana del 1884. Lasciatevi attrarre dalle caratteristiche botteghe e respirate un’aria d’altri tempi accanto al ponte levatoio. Tornando verso il centro, alzate lo sguardo verso la basilica di Superga (opera di Juvarra) che presenta una cupola di ispirazione berniniana e due campanili arretrati di sapore borrominiano. Se la giornata è serena, vi chiederete anche voi se sia più giusto chiamare Torino “la bella del Po” o “la regina delle Alpi”
Per ulteriori informazioni potete visitare: http://www.sindone.org/ , http://www.turismotorino.org, http://www.palazzomadamatorino.it/home.php http://www.museonazionaledelcinema.it/
venerdì 16 aprile 2010
Eventi Culturali / Beyond the garden
Proprio per questo sarà la splendida cornice dell’Orto a fare da palcoscenico alla seconda e speciale edizione del festival culturale proposto dall’Associazione “Amici dell’Orto Botanico” - gruppo di volontari grazie ai quali l’orto da più di 2 anni sopravvive - quest’anno - il 2010 è Anno internazionale della biodiversità -, articolandosi in svariati appuntamenti artistici e scientifici lungo una giornata chiamata per l'occasione “Beyond the garden” (Oltre il giardino). Per l’occasione il giardino sarà aperto al pubblico tutto il giorno, con possibilità di visite guidate a cura dei volontari dell’Associazione “Amici dell’Orto” coordinati dal Direttore Andrea Fabbri e da Corrado Zanni, Fabrizia Fossati e Andrea Pellegrini. Sarà anche possibile visitare il Museo di Storia Naturale sempre all'interno dell'orto, importante custode della storia faunistica e floreale del nostro territorio. Dopo di che si ripeterà la kermesse musicale del 2009 – Musica per l’orto: il vecchio pianoforte verticale Dietmann che sonnecchia nela sala di Botanica riscalderà la corteccia dei vecchi giganti dell'Orto. I Play it safe, Francesco Camattini e Alessandro Sgobbio, JP Brower trio, Arthur Healy and JL in “Irish rover”, l'EFSA choir e la Corale di Bannone sono solo alcuni gli artisti amici dell’Orto che si esibiranno anche quest'anno gratuitamente per tutti i visitatori. Ancora il Metasequoia Glipstroboides: itinerario teatrale tra natura e cultura a cura di Teatro delle Briciole. E il Mini-Festival des Nouveaux Cinemas: proiezione 24/24 di cortometraggi artistici ad opera degli amici parigini di Cinefac a cura di Orianne Mellini e Dead Movies Society. Scienza, musica, arte e cultura. E’ questa la ricetta preparata in occasione di Giardini Aperti per rilanciare il cuore verde della città, oggi è a rischio chiusura. Per questo un comitato di cittadini ha dato vita a un’associazione con lo scopo di coinvolgere i parmigiani nella salvaguardia dello storico giardino di via Farini. “Amici dell’Orto botanico di Parma” ha raccolto decine di iscritti e ha anche reclutato numerosi volontari disponibili a prendersi cura del parco che è lasciato all’incuria a causa della mancanza di fondi da parte dell’Università. “Un evento straordinario – lo definisce l’assessore all’Ambiente del Comune di Parma Cristina Sassi - per scoprire apprezzare angoli straordinari di cultura, di storia e di verde in un mese, settembre, che rende ancora più bella Parma”. L’iniziativa è organizzata dall’assessorato all’Ambiente del Comune di Parma, in collaborazione con Cap (Consorzio agrario Parma) e Asdi (Associazione dimore storiche italiane), L’ingresso ai giardini è libero e gratuito.
begin_of_the_skype_highlighting 0521/269741
giovedì 15 aprile 2010
Eventi/Atelier Nascosti:itinerari ecologici a contatto con gli artisti di Parma.
Dopo il grande successo delle prime tre edizioni,torna a Parma sabato 17 e domenica 18 aprile ATELIER NASCOSTI,iniziativa ideale per chiunque abbia voglia di farsi guidare attraverso la città,sostando in luoghi in cui vi verrano mostrate opere di artisti contemporanei di Parma,di cui forse non si è ancora a conoscenza.Particolarmente interessante la scelta di coniugare la visita di volti e luoghi artistici della città al tema ambientale:grazie alla collaborazione degli Assesorati all'Ambiente e alla Cultura del comune di Parma e Infomobility,c'è la possibilita' infatti di raggiungere gli "atelier nascosti" tramite itinirerai guidati in bicicletta.Per chi invece non avesse tempo di concedersi due giorni di"pedalate" puo' visitare comunque gli studi degli artisti nelle fasce orarie 10/13 15/19.
L'evento sarà preceduto da un aperitivo inaugurale che si terrà venerdì 16 aprile ore 19.00 all' Infopoint di Barriera Farini.
Per avere piu' chiare e ulteriori informazioni vi rimando al sito ufficiale.
lunedì 29 marzo 2010
Mostre/ Parma petite Paris
Dal 20 marzo al 7 aprile 2010 sarà possibile visitare una piccola esposizione di quadri dedicati a Parma e alla parmigianità. La mostra "Parma petite Paris", alla Galleria Sant'Andrea di via Cavestro (a due passi da Piazza Garibaldi, cuore del centro storico di Parma), è stata realizzata con le opere degli artisti soci del centro culturale U.C.A.I. (Unione Cattolica Artisti Italiani) di Parma: agli artisti è stato proposto di ispirarsi alla città ed esprimere su tela, senza imposizioni di soggetto o stile particolari, il proprio "sentire parmigiano".
Sauro Tessoni, Sole invernale sulla Pilotta
Il risultato è una carrellata di immagini semplici e accattivanti, delicate e curiose: vi si trovano suggestive vedute della città raccolte in tenui acquerelli (Pierluigi Sebastiani, Paola Copertini); ritratti urbani decisi, densi e pastosi, tracciati ad olio e acrilico (Sauro Tessoni, Rino Sgavetta, Maria Cristina Marcato, Riccardo Capra) ed opere evocative dedicate ai personaggi della tradizione parmigiana e parmense (come "L'Angelo custode del Duomo" di Maria Chiara Mossini o il ritratto di Giuseppe Verdi uscito dalle matite di Maria Magistroni).
Pierluigi Sebastiani, La "Steccata"
Sauro Tessoni, San Giovanni
Riccardo Capra, L'abside di San Giovanni
Paola Copertini, Via Bixio dal Parma
Maria Chiara Mossini, L'Angelo Custode del Duomo
Maria Magistroni, Giuseppe Verdi
Rino Sgavetta, Nevicata sul Lungo Parma
Nessuna pretesa, nessuna spesa (l'ingresso è libero), una buona resa e qualche sorpresa: perchè l'Arte non è soltanto quella fatta dai "big". Un percorso quieto e affascinante per conoscere (o ri-conoscere) una Parma "privata", vista dagli occhi di chi l'ha vissuta e la vive e (a quanto appare dalle opere) la ama sinceramente.
Orari:
10-12; 16-19. Chiuso il lunedì; aperto alla domenica pomeriggio (orario: 16-19)
Dove:
Strada Giordano Cavestro, 6
Parma
Per informazioni:
Tel: 0521-218683
domenica 28 marzo 2010
Antiquarium "Platina" - Piadena (Cr)
Il museo civico di Piadena, dedicato a Bartolomeo Sacchi, detto il “Platina”, noto umanista rinascimentale, è ospitato in una parte del secentesco convento dei Gerolamini, sede anche del Comune e situato nella piazza principale del paese.
La Storia
Il museo venne inaugurato nel 1960 e nacque col fine di conservare la ricchezza archeologica del territorio, già nota dalla fine dell’800 in seguito a importanti ritrovamenti, purtroppo andati dispersi in vari musei su tutto il territorio nazionale.
La sua nascita si ebbe in seguito all’ondata di entusiasmo scaturita da una prima fase di scavi del 1957 nell’odierna Calvatone (l’antica Bedriacum) e che portò il comune, sollecitato da cittadini appassionati, alla fondazione dell’ “Antiquarium Platina”. Successivamente ai primi scavi seguirono, arrivando fino ad oggi, numerose altre campagne, grazie alle quali le collezioni si sono notevolmente arricchite.
Nel 1971 alcuni volontari hanno istituito un Gruppo di Ricerca, il quale ancora oggi, insieme alle amministrazioni comunali e regionali e in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Lombardia, si occupa della tutela delle zone archeologiche, così che oggi il Museo è da considerarsi tra i più interessanti della regione riguardanti l’archeologia.
Il Museo
Son stati selezionati, nell’insieme del materiale, un ristretto numero di oggetti ritrovati negli insediamenti più significativi, su cui è stata concentrata l’attenzione e da cui è stato sviluppato un racconto logico, ordinato e il più possibile continuo degli eventi che si son succeduti nel territorio piadenese. Di tutti i reperti son state elaborate schede informative concise, essenziali e facilmente leggibili.
Il percorso espositivo procede dal Paleolitico Superiore, di cui è stato ritrovato un raro strumento in selce, fino all’Alto Medioevo, rappresentato da una fibula gotica in argento di Bedriacum.
Particolarmente ricca è la seziona dedicata agli abitati del Neolitico Antico (VI Millennio a.C.) del gruppo culturale denominato “del Vho di Piadena”. La maggior parte dei materiali vengono dagli scavi del Campo Ceresole, come ad esempio la famosa statuetta fittile bicefala, probabilmente legata al culto di una divinità femminile della fertilità.
Ai grandi insediamenti dell’Età del Bronzo (II Millennio a.C.) è dedicato un ampio spazio, di questo periodo abbiamo l’abitato palafittino dei Lagazzi del Vho e il grande abitato del Castellaro del Vho. La tomba del guerriero del Campo Costiere e la necropoli della Latteria Sociale rappresentano i Celti.
L’epoca romana è ben documentata da eccezionali reperti isolati (ad esempio la monumentale stele di Tornata) e dalla ricca collezione di materiali dell’antica e vicina Bedriacum con il celebre mosaico del Labirinto e la statuetta bronzea di Iside-Fortuna.
Laboratori
Oltre ai vari percorsi di visita al museo, vengono proposte diverse tipologie di Servizi Educativi per i gruppi scolastici fino alle Scuole Medie Inferiori. Lezioni preparatorie di Archeologia in Classe, propedeutiche al percorso nella galleria e laboratori che si svolgono nella Sala Didattica “Romeo Pasquali”, in cui è possibile svolgere attività di tipo pratico (come ad esempio, tra gli altri, la simulazione dello scavo archeologico, la scrittura su tavoletta cerata e la composizione di un mosaico).
Una valida alternativa può essere anche, in periodi adatti e prestabiliti, una visita al Monumento Naturale I Lagazzi a cui è associato un laboratorio di cesteria e intreccio.
(prezzi e informazioni più dettagliate si possono trovare sul sito del Museo)
Informazioni Tecniche
Dove si trova:
Piazza Giuseppe Garibaldi, 3 - 26034 Piadena (CR)
Come si raggiunge:
In auto è raggiungibile da est e da ovest percorrendo la Strada Statale n° 10 Padana Inferiore, che collega Cremona e Mantova. Da nord e da sud l'arteria principale di collegamento è la Strada Statale n° 343 Asolana. I caselli autostradali più vicini si trovano a Cremona (A21 Brescia - Piacenza), Parma (A1 Milano - Bologna), Mantova (A22 Modena - Brennero) e a Desenzano del Garda (A4 Milano - Venezia).
In treno i collegamenti sono garantiti dalle linee Cremona - Mantova e Parma - Brescia che si intersecano nella stazione di Piadena.
Quando si può visitare:
Apertura: dal lunedì al venerdì 8.30-13.30
Apertura periodo estivo (giugno, luglio e agosto): dal martedì al venerdì 9.00-13.00
Apertura sabato, domenica e Feste Nazionali solo su prenotazione per gruppi
Sono previste numerose aperture straordinarie in occasione di mostre e manifestazioni.
Nel periodo estivo è prevista una chiusura di due settimane.
Quanto costa:
Ingresso intero: € 2,00
Ingresso ridotto per bambini e ragazzi fino a 14 anni: € 1,00
Ingresso gratuito per bambini in età prescolare (fino a 5 anni), over 70, soci ICOM e soci “Amici del Museo di Piadena)
Visita guidata al Museo (solo su prenotazione) per gruppi di adulti di massimo 25 persone : €. 15,00 per gruppo più biglietto di ingresso
Il sito ufficiale dell’Antiquarium Platina è: http://www.museo-piadena.net/
Qualche consiglio finale………
Dovete pranzare e non vi va il solito tramezzino di corsa in un bar?
Spostandovi di poche centinaia di metri in direzione Mantova, località Vho, potrete trovare la rinomata “Trattoria all’Alba” specializzata in cucina tipica locale, dal menù variabile a seconda di giorni e stagioni a cui si aggiunge una ben fornita cantina. Affidatevi ad Omar, lui vi saprà guidare e consigliare. (prezzo indicativo: 30€ esclusi i vini)
26034 Piadena CR
0375 98539
[per ulteriori informazioni vi consiglio di affidarvi alle numerosissime recensioni reperibili su internet!]
Volete solo uno spuntino a metà pomeriggio? O una colazione prima della visita al museo?
Pasticceria “Ciao Ciao” per una brioche alla crema e buonissimi pasticcini di ogni tipo, magari accompagnati da un cappuccino.
Gelateria “Bottega del Gelato” per una monumentale coppa o un semplice cono di morbidissimo gelato artigianale (la trovate in via Cavallotti, nella cosiddetta “Piazzetta”).
{BIBLIOGRAFIA: spunti da "Il civico museo archeologico Platina - Guida" Comune di Piadena, EDIZIONI ET}